Esistono problemi sul territorio che nessuno affronta, o perché non fanno parte del compito istituzionale degli enti assistenziali o perché manca la percezione di un bisogno.
Qui il Rotary dimostra la sua forza: tra tutti i soci, ciascuno di diversa formazione e con attività differenziate, è facile che a qualcuno venga in mente un’iniziativa utile alla comunità.
Ecco allora che, senza defatiganti discussioni, altri soci si dichiarano pronti a collaborare e parte un nuovo progetto. Nella nostra storia ciò si è ripetuto molte volte e purtroppo non tutte possono essere citate.
Abbiamo scelto quelle che hanno un padre certo, cioè un socio che ha fatto una precisa proposta, adottata poi dal Club come progetto dell’annata.
Nel tempo possiamo ricordare il “Bibliobus”, le pubblicazioni “Opportunità di Lavoro” e la “Banca del Tempo”.
La prima idea fu di Giovanni Baroni e consisteva nel creare una biblioteca ambulante come succursale mobile della Biblioteca Civica che, fermandosi in luoghi prestabiliti, avrebbe consentito lo scambio dei libri senza il disagio di recarsi in centro.
Il club finanziò l’acquisto di un pulmino attrezzato che, per anni, portò in giro per i quartieri di Monza il nome del Rotary, assieme a centinaia di volumi a disposizione dei cittadini.
Vincenzo Nociti fu invece il promotore delle pubblicazioni che si ripeterono per tre anni e costituirono un primo esempio di orientamento professionale per i giovani monzesi.
I soci del Club si attivarono per tenere conferenze e incontri con i giovani nelle proprie aziende e negli studi professionali. In molti casi le scuole accoglievano molto volentieri quelli di noi disposti a misurarsi con le scolaresche.
Infine la “Banca del Tempo” di Mimmo Inga. Ancorché non fosse un’idea originale, poiché già altre ne esistevano fuori Monza, per noi fu un’azione estremamente importante. Non era lo scambio di valori materiali, tipico delle banche, ma lo scambio di ore libere a favore di chi ne aveva bisogno.
Presso la Casa del Volontariato era stato istituito il centro di raccolta delle richieste e delle offerte, accuratamente gestito da Roberto Modigliani.
Chi aveva ore libere le dedicava ad evadere le richieste più svariate, dall’accompagnamento in automobile, allo svolgimento di una pratica in Comune, come piuttosto al pagamento di una bolletta in scadenza.